Più colesterolo, più cancro
IL COLESTEROLO potrebbe favorire il tumore alla prostata.
La conferma arriva dal Mario Negri di Milano con lo studio "Self-reported history of hypercholesterolaemia and gallstones and the risk of prostate cancer" su "Annals of Oncology", di : Bravi F, Scotti L, Bosetti C, Talamini R, Negri E, Montella M et al.
E' l'analisi di una ricerca effettuata in Italia fra il 1991 e il 2002, su 1.294 uomini affetti da tumore della prostata e 1.451 controlli su ricoverati negli stessi ospedali per patologie acute non tumorali. Ebbene, per la prima volta, è stata trovata una relazione diretta e statisticamente significativa fra le due patologie, in precedenza solo supposta.
L'analisi dei dati indica che i soggetti con tumore della prostata avevano il 50% di probabilità in più rispetto al gruppo di controllo di avere l'ipercolesterolemia rispetto ai controlli non affetti da tumore. "La relazione tra alti livelli di colesterolo e tumore della prostata", spiega Cristina Bosetti, coordinatrice della ricerca, "potrebbe essere spiegata tenendo presente che gli androgeni, ormoni che agiscono sul tessuto prostatico e implicati anche nella formazione del tumore, sono sintetizzati dal colesterolo. Comunque, anche questo studio, sebbene innovativo, dovrà essere confermato da ulteriori ricerche, che abbiano misure dirette dei livelli di colesterolo e non solo riferiti". In ogni caso nessuno allarmismo. Alcuni dati di laboratorio suggeriscono che le statine, utilizzate per la riduzione del colesterolo, potrebbero ridurre anche il rischio di tumore della prostata. E per chi ha già il cancro arrivano anche gli omega 3 che, secondo un recente studio comparso sul British Journal of Cancer, impedirebbe la crescita delle cellule malate
19/06/2006
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